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Area EPR

Scienza degli alimenti

<color green> ===== Identificazione degli alimenti irradiati ===== </color>

Il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti è una tecnologia di conservazione che ha lo scopo di preservare la qualità igienica degli alimenti e di prolungarne la shelf-life. Il processo consiste nel sottoporre l’alimento a dosi ben definite di radiazioni ionizzanti che sono in grado di inattivare il materiale genetico delle cellule microbiche con conseguente blocco della suddivisione cellulare e di inibire l’attività degli enzimi degradativi che provocano il deterioramento degli alimenti. L’intera materia è regolamentata a livello europeo da due Direttive (1999/2/CE e 1999/3/CE), recepite in Italia con il DL.vo n. 94 del 30 gennaio 2001. In virtù di tali dispositivi normativi in Europa, per garantire il rispetto delle norme di etichettatura, ciascuno Stato Membro è tenuto a pianificare ed effettuare i controlli analitici in fase di commercializzazione, comunicando annualmente i relativi risultati alla Commissione Europea. A livello europeo (Comité Européen de Normalisation, CEN) sono stati sviluppati e standardizzati diversi metodi di analisi basati su tecniche di tipo chimico, fisico e biologico. L’area EPR del FAST dispone di metodi di identificazione basati sulle tecniche fisiche di Risonanza di Spin Elettronico (Electron Spin Resonance, ESR) e luminescenza stimolata (Thermo-Luminescence, TL e Photo-Stimulated Luminescence, PSL) validate nel corso degli ultimi decenni in collaborazione con il Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria (SANV). (link LN, METROFOOD).

L'irraggiamento ad alte dosi (ordine dei chilogray) rappresenta una tecnologia di sterilizzazione che consente di garantire la sicurezza e la qualità igienica degli alimenti, favorendo la riduzione della carica microbica e la disattivazione di batteri patogeni.

I metodi di identificazione degli alimenti irradiati validati e standardizzati dal CEN possono essere suddivisi, in base alle modificazioni radio-indotte sull'alimento, in metodi chimici, fisici e biologici. Tra i metodi fisici validati, tre richiedono l'utilizzo della tecnica EPR:

  • EN 1786:1996 (Risonanza di spin elettronico dell'idrossiapatite) applicabile a pollo, manzo, trote contenenti osso;
  • EN 13708:2001 (Risonanza di spin elettronico degli zuccheri) applicabile a fichi, mango e papaya secchi, uvetta;
  • EN 1787:2000 (Risonanza di spin elettronico della cellulosa) applicabile a pistacchi, paprika, fragole.

Sono disponibili altri due metodi fisici basati sulla luminescenza stimolata.


Contatto: Emanuela Bortolin
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