Area EPR

Altre strumentazioni

Termoluminescenza

Lettore per termoluminescenza + forno per trattamenti termici Lettore per termoluminescenza Harshaw, mod. 3500 completo di software di gestione (WinREMS). È possibile selezionare cicli di riscaldamento diversi, combinando decadimenti isotermici con fasi di crescita lineare della temperatura, fino a 600 °C (con un’incertezza pari a +/-1%).


Luminescenza fotostimolata (PPSL) - Irradiated Food Screening System

lettore_ppsl_suerc.jpeg Realizzato dalla SUERC (Scozia) per le analisi sugli alimenti irradiati. Lo strumento può essere collegato ad un computer e gestito tramite un software opportuno. È dotato di un sistema di stimolazione costituito da led a infrarosso. La stimolazione avviene per impulsi: la durata del singolo impulso e il numero degli impulsi possono essere regolati attraverso il software di gestione dello strumento.


Luminescenza otticamente stimolata (OSL)

Lettore OSL/TL Lettore OSL/TL Risø DA-20 (DTU Nutech, Danimarca). Racchiude in sé, due strumenti in uno: il lettore di termoluminescenza, e quello di luminescenza otticamente stimolata. È dotato di un sistema di caricamento a carosello che consente di analizzare fino a 48 campioni, collocati su appositi piattelli di acciaio (circa 10mm di diametro e 0,25mm di spessore). È gestito da un software dedicato che permette di impostare programmi di misure OSL e TL in sequenza sullo stesso campione. È dotato di un sistema di stimolazione ottica costituito da LED nell'infrarosso e nel visibile. Attualmente consente stimolazione con luce blu (470±30nm, con una potenza massima di 36mW/cm² nella posizione del campione). Il sistema di riscaldamento per la stimolazione termica consente di raggiungere la temperatura massima di 700 °C. È dotato di diversi filtri ottici per selezionare l'intervallo di frequenza della luminescenza emessa e di un alloggiamento per una sorgente radioattiva (90Sr/90Y o 241Am) per la taratura dei campioni.


Informazioni sui fenomeni di Luminescenza Stimolata

Contatti:
Emanuela Bortolin
+39 06 4990 3634

Sara Della Monaca
+39 06 4990 2483

Dosimetri passivi

Sistema dosimetrico alanina/EPR e termoluminescente

Dosimetro a film

  • Dosimetro alanina/EPR
  • Dosimetro a termoluminescente
  • Dosimetro a film e lettore


Fantocci

Fantocci - fig.2

  • Fantoccio Alderson Rando
  • Fantocci in PMMA
  • Fantocci ad acqua

Dosimetri attivi

dosimetri_attivi-1.png

  • Camera a ionizzazione Markus modello N23343 (PTW)
  • Rivelatore al silicio per fasci di protoni modello DZ192 (Scanditronix)
  • Rivelatore al silicio per fasci stereotassici di fotoni modello DEB050 (Scanditronix)
  • Rivelatore a diamante modello 60003 (PTW)
  • Rivelatore a diamante modello 60019 (PTW)
  • Elettrometro modello 6517A (Kithley)


Contatto: Cinzia De Angelis
+39 06 4990 2248

L'aumento delle “Specie Reattive Ossidanti” (ROS) prodotte in condizioni di stress ossidativo può indurre danni reversibili/irreversibili nelle molecole bersaglio mediati dalla formazione di intermedi radicalici centrati sulle molecole bersaglio. Molti di questi radicali hanno però una breve emivita ed il loro monitoraggio diventa problematico sia in EPR diretta che con la tecnica dello spin trapping.

Quest'ultima, infatti, nonostante si basi sulla formazione del legame tra spin trap e molecola radicalizzata, presenta il limite della trasformazione degli addotti in specie EPR silenti da parte dei riducenti intracellulari, nonostante il legame covalente garantisca la presenza dell'addotto. La tecnica dell'immuno-spin trapping (IST) esalta proprio la presenza di questo addotto nella macromolecola ossidata (principalmente proteine e acidi nucleici), e combina la specificità dello spin trapping con la sensibilità delle tecniche immunologiche basate sulle reazioni antigene/anticorpo. La formazione di questo addotto, evidenza della molecola radicalizzata, è rilevabile con saggi ELISA, western blotting, immunoistochimica, e MS. L'IST è utile:

  1. nella identificazione di macromolecole radicalizzate e, nel caso delle proteine, dei residui aminoacidici coinvolti;
  2. nello studio dei meccanismi di ossidazione e alterazione del signaling intracellulare;
  3. nello studio della distribuzione intracellulare delle macromolecole radicalizzate e le loro relazioni con le altre macromolecole.


Contatto: Donatella Pietraforte
+39 06 4990 2907

La Risonanza Plasmonica di Superficie (SPR) è una tecnica che consente di studiare con elevatissima sensibilità l’interazione specifica tra un ligando e il suo substrato, ancorato ad un sottile strato di oro, con un limite di sensibilità di pochi pg/mm² che corrispondono a concentrazioni nel range [pM-nM] all’interno della soluzione bulk. [...leggi di più]

Contatto: Marcello Belfiore
+39 06 4990 3046
Dove sono: edificio 10, piano D, stanza 9