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Area EPR

Radiazioni ionizzanti

Le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti inducono radicali stabili in matrici solide. La Risonanza di Spin Elettronico (EPR o ESR) permette una valutazione qualitativa e quantitativa di tali radicali radio-indotti che fungono quindi da indicatori di un avvenuta esposizione. Una valutazione quantitativa dell'esposizione si può ottenere ricorrendo a curve di taratura.

Possibili ambiti di applicazione sono:




L'irraggiamento ad alte dosi (ordine dei chilogray) rappresenta una tecnologia di sterilizzazione che consente di garantire la sicurezza e la qualità igienica degli alimenti, favorendo la riduzione della carica microbica e la disattivazione di batteri patogeni.

I metodi di identificazione degli alimenti irradiati validati e standardizzati dal CEN possono essere suddivisi, in base alle modificazioni radio-indotte sull'alimento, in metodi chimici, fisici e biologici. Tra i metodi fisici validati, tre richiedono l'utilizzo della tecnica EPR:

  • EN 1786:1996 (Risonanza di spin elettronico dell'idrossiapatite) applicabile a pollo, manzo, trote contenenti osso;
  • EN 13708:2001 (Risonanza di spin elettronico degli zuccheri) applicabile a fichi, mango e papaya secchi, uvetta;
  • EN 1787:2000 (Risonanza di spin elettronico della cellulosa) applicabile a pistacchi, paprika, fragole.

Sono disponibili altri due metodi fisici basati sulla luminescenza stimolata.

Contatto: Emanuela Bortolin
+39 06 4990 3634

L'EPR può essere utilizzato per identificare avvenute esposizioni nel corso di eventi di natura accidentale nucleari e radiologici (malfunzionamenti di apparecchiature radiologiche o uso malevolo di radiazioni ionizzanti) nei casi in cui i dosimetri personali convenzionali siano assenti o inadeguati. Difetti radio-indotti su oggetti d'uso comune come indumenti o schermi di telefoni cellulari, o su tessuti biologici come unghie o denti, possono essere utilizzati come indicatori di una avvenuta esposizione accidentale e, mediante il ricorso a curve di taratura, come strumento di quantificazione della dose di radiazione assorbita.

La ricostruzione della dose individuale trova applicazione:

  • nella valutazione del rischio da radiazioni in individui esposti in eventi di natura accidentale per prevenirne gli effetti dannosi e fornire le eventuali cure mediche necessarie;
  • nella stima dei fattori di rischio da radiazioni attraverso lo studio di coorti epidemiologiche in cui gli effetti sanitari sono messi in relazione con i valori di dose assorbita.
Contatto: Paola Fattibene
+39 06 4990 2483

L'obiettivo primario della terapia con radiazioni ionizzanti è quello di aumentare la probabilità di controllo tumorale loco-regionale senza causare parallelamente severe tossicità. Ciò può essere ottenuto attraverso una accurata localizzazione della distribuzione di dose ai volumi neoplastici, con conseguente possibilità di aumento della prescrizione di dose. A tale scopo si possono utilizzare radicali stabili indotti dalle radiazioni ionizzanti nell'aminoacido alanina. La rivelazione di tali radicali mediante risonanza di spin elettronico e la correlazione della quantità di tali radicali con la dose assorbita permette la verifica di trattamenti di radioterapia (altre matrici utilizzate in dosimetria clinica sono il tartrato di ammonio,…).

Nell’area sono disponibili anche altri sistemi per la dosimetria in campo medico.


Sistema dosimetrico alanina/EPR

Contatto: Cinzia De Angelis
+39 06 4990 2248